Quali sono le tasse da pagare al momento del rogito? [Capannoni Tassazioni]

La decisione di acquistare un capannone viene presa dopo aver visionato diversi immobili e valutato le molteplici caratteristiche che li caratterizzano: l’ubicazione, la metratura, l’altezza, il prezzo e tanti altri parametri atti a verificare la loro congruità rispetto alle esigenze aziendali.

Una volta individuato il capannone rispondente alle necessità aziendali, è però purtroppo possibile incontrare altri scogli da superare, che spesso emergono solo al momento del rogito – Capannoni Tassazioni.

Si pone qui l’accento sugli oneri da versare all’Agenzia delle Entrate.

Le tassazioni per gli immobili strumentali in categoria D1 sono differenti a seconda se chi vende è un’azienda con Partita Iva oppure un privato.

Nel caso di “atto fuori campo IVA”, l’imposta di registro si paga sul corrispettivo esposto in atto, che corrisponde al 9% sul valore dichiarato, più €. 50 di imposta fissa ipotecaria, oltre a €. 50 quale imposta catastale.

Detta impostazione della tassazione è seguita anche nel caso in cui il valore catastale è più alto del valore dichiarato.

capannoni e tassazioni

E’ importante certificare il reale valore dell’immobile

Per far fronte al possibile (ed abbastanza prevedibile) accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate (ADE), si dovrebbe far eseguire sull’immobile stesso una preventiva perizia asseverata, che ne certifichi il reale valore e che attesti la veridicità della dichiarazione.

La rispondenza tra il notificato e quanto realmente pagato fornisce evidenza circa la mancanza di qualsiasi occultamento di denaro.

Occorre sottolineare che in caso di accertamento, l’acquirente e il venditore rispondono in solido nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Può succedere che sia l’ADE stesso a presentare una richiesta di chiarimenti a fronte di una discordanza tra valore catastale e quello della transazione, e inviti sia l’Acquirente che il Venditore a produrre elementi che giustifichino la valutazione degli immobili indicata nella transazione, con riferimento, ad esempio, a un’eventuale precedente stima, allo stato conservativo, ai lavori di ristrutturazione eseguiti o da realizzare, ….. .

Può inoltre accadere che l’ADE decida di far eseguire una propria stima dell’immobile dal proprio organo tecnico, il quale può essere coinvolto anche nell’eventuale contradditorio per determinare l’esatto valore su cui calcolare l’imposta.

Ad ogni modo il meccanismo della valutazione automatica dell’immobile è applicabile solo nel caso di piena rispondenza del valore dichiarato con il valore catastale, tale situazione permette all’Ufficio del Registro di non procedere a qualsiasi ulteriore accertamento di valore.